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Marina Pierri

Il Viaggio eroico crea il contesto di conoscenza ideale per muoversi attraverso il cosiddetto Mondo Narrativo costituito da Mondo Ordinario e Mondo Straordinario, universali delle storie.
Il Viaggio è un potente strumento tanto di costruzione quanto di interpretazione delle narrazioni per tutti i media. È una mappa, ma è anche il territorio stesso: una struttura archetipica che genera e informa, ma senza le caratteristiche di chiusura di una griglia che occlude e condiziona.
Il Viaggio dell’Eroina è politico; racconta di tutte le maniere in cui siamo statə dissuasə dal viaggiare ed è uno strumento malleabile, una cassetta degli attrezzi priva di fondo e dimensione.
Il Viaggio è vivo: non è materia morta, ma è suscettibile di continua elaborazione e ridefinizione.
Il Viaggio è nostro. È tempo di reclamarlo a gran voce.

Soglie - Viaggio tra i mondi narrativi

Guardiamo nella cassetta degli attrezzi senza fondo. Il Viaggio dell’Eroina è un viaggio di riconquista dello spazio (che non è neutrale). La dicitura «Viaggio dell’Eroina» non significa assolutamente che sia destinato solo alle donne in senso biologico.

1. Introduzione al Viaggio dell’Eroina

L’archetipo del Mondo Ordinario per eccellenza. L’inizio del Viaggio e il sogno di un “altrove” che passa attraverso la speranza di scoprire cosa si trova oltre l’arcobaleno. Ogni personaggio femminile ha la sua visione o la sua necessità per il futuro, che il Viaggio stesso metterà alla prova con il fine di condurre l’Eroina dove è importante che vada.

2. L'Innocente

Anche noto come l’Innesco di qualsiasi storia. Il conflitto viaggia su un binario doppio: intenzione e inevitabile manifestazione della necessità di rottura di compromessi logori per avventurarsi in Viaggio verso il secondo Mondo, anche detto Mondo Straordinario.

3. L'Orfana

La culla della logica della scarsità patriarcale. “Personaggio femminile forte” vuol dire solo persona che esiste e ha una voce, ma nel suo “lato chiaro” la Guerriera ha molto da offrire: è una Guida eccellente in questa prima porzione del bosco narrativo, perché spinge l’Eroina in avanti verso la definizione del suo stesso spazio vitale, prima di tutto.

4. La Guerriera

Molti Viaggi, di innumerevoli donne nei secoli, sono terminati qui: la donna come mèta e baricentro maschile che non può spostarsi e viene fermata. Il luogo del Mostruoso Femminile per eccellenza dove l’Eroina è sempre costretta a fare una scelta che si ribelli al diktat di immobilità patriarcale, trasformandosi in persona non grata e perdendo i margini.

5. L'Angelo Custode

Questa è la casa della «bambina impertinente»: la curiosità al potere. La curiosità come molla per attraversare i Mondi, cioè lo spazio, anche attraverso l’esperienza di una delle più celebri esperte di Varchi della Prima Soglia, Alice nel paese delle meraviglie. La Cercatrice come compiuta rappresentazione del Viaggio stesso.

6. La Cercatrice

L’acqua nel deserto. Dopo la trebbia della Distruttrice, il terreno va irrorato. Amore, amicizia, affinità, vicinanza e comunità in uno straordinario archetipo relazionale e collettivo il cui fascino - a dispetto del suo abuso nelle storie - va spacchettato, valorizzato e preservato.

8. L'Amante

Se non c’è Distruzione, non c’è Costruzione. La flessione fondamentale del secondo atto di ogni storia. La vera specificità del Viaggio eroico femminile nell’incontro con la versione di sé nello specchio opaco, capace di restituire l’immagine da lasciarsi indietro prima di proseguire oltre.

7. La Distruttrice

Si risale la china del Mondo Straordinario dopo essere discese nella grotta della Distruttrice. Il palcoscenico, la cesura glorificata tra il sé di prima e il sé attuale, la definizione della propria realtà che non tollera ostacoli, né ulteriori accomodamenti. La vita nella propria concezione, i «sì» e i «no» che testimoniano di chi si diventa.

9. La Creatrice

Il secondo Varco della Soglia. L’archetipo del Ritorno utile a ripercorrere i progressi fatti mentre ci si accinge a toccare nuovamente il suolo – materiale o immateriale – del Mondo Ordinario. La progressione eroica procede sempre in avanti: la Maga è l’unica a poter tornare indietro per dare senso alla strada fatta.

11. La Maga

L’archetipo più assoluto e inconoscibile, dotato della straordinaria capacità di spostarsi in tutti i lati del quadrante eroico, ma solo nel luogo interstiziale tra la fine e l’inizio. Energia, mistero, rifiuto categorico delle opposizioni binarie, incluso il binarismo di genere. La Folle apre al futuro.

13. La Folle

13. La Folle

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