Familiari e colleghi volano a Kiev per riportare a casa il corpo di Andrea. I funerali vengono celebrati a Pavia, dove Rocchelli era nato, da don Andrea Migliavacca, amico di Andy dai tempi degli scout e oggi giovane vescovo. E proprio dagli scout deriva il soprannome di “volpe scapigliata”, una sintesi perfetta per descrivere la sua personalità, selvatica e un po' arruffata. Il dolore dei genitori si mescola alla richiesta di verità da parte della procura di Pavia, ma il governo ucraino non collabora. Nel 2016 il giovane pm Andrea Zanoncelli sta per chiedere l'archiviazione dell'inchiesta, ma un vecchio articolo di stampa gli suggerisce una pista. Con i carabinieri dei ROS ricostruisce la dinamica dell'agguato sotto la collina del Karachun e individua uno dei presunti responsabili: si chiama Vitaly Markiv, è un sergente della Guarda nazionale ucraina, ma è cresciuto nelle Marche e ha la cittadinanza italiana. Una svolta inattesa per gli inquirenti, che arrestano Markiv al rientro in Italia nel luglio del 2017. Il militare ha con sé foto e video fatti proprio su quella collina, prove pesanti a suo carico. A questo punto mancano solo le ultime foto scattate da Andy Rocchelli prima di morire: la sua fotocamera è vuota e nessuno sa dove siano.
Familiari e colleghi volano a Kiev per riportare a casa il corpo di Andrea. I funerali vengono celebrati a Pavia, dove Rocchelli era nato, da don Andrea Migliavacca, amico di Andy dai tempi degli scout e oggi giovane vescovo. E proprio dagli scout deriva il soprannome di “volpe scapigliata”, una sintesi perfetta per descrivere la sua personalità, selvatica e un po' arruffata. Il dolore dei genitori si mescola alla richiesta di verità da parte della procura di Pavia, ma il governo ucraino non collabora. Nel 2016 il giovane pm Andrea Zanoncelli sta per chiedere l'archiviazione dell'inchiesta, ma un vecchio articolo di stampa gli suggerisce una pista. Con i carabinieri dei ROS ricostruisce la dinamica dell'agguato sotto la collina del Karachun e individua uno dei presunti responsabili: si chiama Vitaly Markiv, è un sergente della Guarda nazionale ucraina, ma è cresciuto nelle Marche e ha la cittadinanza italiana. Una svolta inattesa per gli inquirenti, che arrestano Markiv al rientro in Italia nel luglio del 2017. Il militare ha con sé foto e video fatti proprio su quella collina, prove pesanti a suo carico. A questo punto mancano solo le ultime foto scattate da Andy Rocchelli prima di morire: la sua fotocamera è vuota e nessuno sa dove siano.
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