Sono due categorie di azioni e di cose: "proibite" e "lecite" e stabiliscono le linee guida che un buon musulmano dovrebbe praticare. Tra le cose più note nel nostro linguaggio comune ci sono il divieto di bere alcolici e di mangiare maiale. Ma come si applica alla vita di tutti i giorni? Andiamo a Reggio Emilia, terra di salumi e gnocco fritto, a seguire la giornata di Marwa Mahmoud, prima consigliera del Comune di Reggio Emilia di origine araba. E con Gennaro Gervasio, dell'Università di Roma 3, scopriamo che le categorie "haram" e "halal" si applicano non solo al cibo ma a numerosi aspetti della vita quotidiana di un buon musulmano.
Sono due categorie di azioni e di cose: "proibite" e "lecite" e stabiliscono le linee guida che un buon musulmano dovrebbe praticare. Tra le cose più note nel nostro linguaggio comune ci sono il divieto di bere alcolici e di mangiare maiale. Ma come si applica alla vita di tutti i giorni? Andiamo a Reggio Emilia, terra di salumi e gnocco fritto, a seguire la giornata di Marwa Mahmoud, prima consigliera del Comune di Reggio Emilia di origine araba. E con Gennaro Gervasio, dell'Università di Roma 3, scopriamo che le categorie "haram" e "halal" si applicano non solo al cibo ma a numerosi aspetti della vita quotidiana di un buon musulmano.
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