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Fakta
La spesa sanitaria italiana, in proporzione al Pil, non è sensibilmente superiore alla media dei Paesi dell'Unione Europea. Ciò non significa che la spesa per la sanità sia quella "corretta" in termini assoluti, né che l'impiego delle risorse sia il più efficiente: da una parte, infatti, sono previsti dei futuri aumenti che potrebbero renderla insostenibile nel lungo periodo, dall'altra ci sono ancora dei problemi strutturali che suggeriscono la necessità di nuovi interventi, non limitabili a soli "aggiustamenti" di rotta in termini di finanza pubblica. In questa analisi condotta da Lucia Quaglino, Alberto Mingardi e Gabriele Pelissero emerge allora che, per ottenere una sostenibilità del nostro sistema sanitario nel lungo periodo, è importante costruire un percorso di riforma che miri non tanto al contenimento della spesa sanitaria di per sé, ma a una sua migliore modulazione. Ciò non può che avvenire mettendo il servizio sanitario nazionale nelle condizioni di guadagnare in efficienza senza perdere in qualità, ricercando una maggiore flessibilità nell'ordinare i fattori della produzione del servizio-sanità. Occorre inoltre pensare a modelli di finanziamento virtuosi, in grado di produrre un equilibrio fra costi e ricavi, che promuova la capacità di amministrare tramite il pluralismo degli erogatori e il continuo confronto fra i diversi gestori. Strumenti simili avevano trovato una prima formulazione già nella riforma Amato della prima metà degli anni Novanta. Allora il percorso riformatore si fermò anzitempo, ma oggi più che mai c'è bisogno di dare completa attuazione a quelle proposte.
© 2013 IBL Libri (E-bog): 9788864401522
Release date
E-bog: 28. maj 2013
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