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Romaner
"Per questo ragionatore proclive al paradosso, la bellezza altro non poteva essere che una superficie: il coperchio splendido di un’urna immonda. Quali seduzioni avrebbero potuto vincere un uomo, che nei seni opulenti indovinava la chimica umana, e nei volti purissimi scopriva i segni della putredine finale? Elena stessa non avrebbe sostenuto indenne siffatta vivisezione" ...
Già al momento della sua prima uscita a puntate, nel 1883, "Fidelia" scandalizzerà i benpensanti e solleverà un piccolo marasma, a causa di un’ardita commistione fra sentimenti dolorosamente romantici e descrizioni, tanto morbose quanto brutali, dell’anatomia umana. Protagonista del romanzo è Paolo Speraldi, un medico abbastanza attempato che, per salvarla da povertà e tubercolosi, sposa la bellissima Fidelia, figlia di un garibaldino. La trama si evolve drammaticamente in un crescente disgusto della ragazza per il marito, da lei giudicato inetto e frigido. Il suo disprezzo per il rispettato medico raggiungerà un punto di non ritorno dopo il fugace incontro con un forestiero di passaggio...
Arturo Colautti (1851-1914) nasce a Zara da una famiglia italo-francese. A soli diciassette anni inizia a svolgere attività giornalistiche, fondando ben due giornali (Il Progresso, La Leva). Dopo aver prestato servizio di leva nell’esercito austro-ungarico ed essersi laureato alle università di Vienna e Graz, dedica alcuni anni alla direzione di riviste a sfondo irredentista, optando poi per l’esilio volontario in Italia. Stabilitosi dapprima a Padova e poi a Milano, nel 1885 arriva a Napoli, dove assume la direzione del Corriere di Napoli e collabora con molte altre riviste. Considerato fra i più importanti esponenti dell’irredentismo dalmata, Arturo Colautti ha scritto opere molto apprezzate, fra cui "Il figlio" (1894), "Fidelia" (1896) e "Il terzo peccato" (1902).
© 2023 SAGA Egmont (E-bog): 9788728409855
Release date
E-bog: 6. marts 2023
Dansk
Danmark