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Religion og spiritualitet
La Via Crucis che gli antichi pellegrini hanno rintracciato e ripercorso nelle stradine di Gerusalemme, è stata poi riprodotta in «quattordici stazioni» sulle pareti di tutte le chiese. In sèguito essa è stata celebrata in tante «sacre Rappresentazioni» popolari e in tante processioni quaresimali, così da donare a tutti i fedeli la stessa commovente devozione.Dobbiamo però ricordare che essa non deve servire soltanto alla nostra devozione, ma ad alimentare la nostra fede sul fatto che la morte in Croce di Gesù (o l’Amore Crocifisso) non è un avvenimento penultimo, dopo di che si volta pagina, per passare alla Risurrezione.La Croce di Gesù è invece l’avvenimento ultimo e decisivo della nostra vicenda umana, che dovrà farci compagnia in ogni istante della vita e che la Chiesa (con l’aiuto dello Spirito Santo e della santa Vergine Addolorata) dovrà contemplare fino all’ultimo istante della sua storia terrena. Per noi cristiani, voler «restare con Cristo» significa restare in adorazione davanti alla sua Croce. I santi non sapevano staccarsene mai.Il rimando oggettivo, ontologico, a questa permanenza del sacrificio di Cristo, continuamente celebrato e contemplato, è nel sacramento dell’Eucaristia (e, in parte, anche negli altri sacramenti). La Chiesa esiste per donarci ogni giorno il Corpo Sacrificato di Gesù: ed è nell’Amen con cui ogni singolo fedele lo accoglie in sé, che viene celebrata la Risurrezione. La Risurrezione di Gesù non è, dunque, una pagina successiva a quella della sua morte in Croce, ma la rivelazione dell’amore invincibile che la Croce ci ha donato e continua a donarci.
© 2020 Ares (E-bog): 9788881559435
Release date
E-bog: 25. marts 2020
Religion og spiritualitet
La Via Crucis che gli antichi pellegrini hanno rintracciato e ripercorso nelle stradine di Gerusalemme, è stata poi riprodotta in «quattordici stazioni» sulle pareti di tutte le chiese. In sèguito essa è stata celebrata in tante «sacre Rappresentazioni» popolari e in tante processioni quaresimali, così da donare a tutti i fedeli la stessa commovente devozione.Dobbiamo però ricordare che essa non deve servire soltanto alla nostra devozione, ma ad alimentare la nostra fede sul fatto che la morte in Croce di Gesù (o l’Amore Crocifisso) non è un avvenimento penultimo, dopo di che si volta pagina, per passare alla Risurrezione.La Croce di Gesù è invece l’avvenimento ultimo e decisivo della nostra vicenda umana, che dovrà farci compagnia in ogni istante della vita e che la Chiesa (con l’aiuto dello Spirito Santo e della santa Vergine Addolorata) dovrà contemplare fino all’ultimo istante della sua storia terrena. Per noi cristiani, voler «restare con Cristo» significa restare in adorazione davanti alla sua Croce. I santi non sapevano staccarsene mai.Il rimando oggettivo, ontologico, a questa permanenza del sacrificio di Cristo, continuamente celebrato e contemplato, è nel sacramento dell’Eucaristia (e, in parte, anche negli altri sacramenti). La Chiesa esiste per donarci ogni giorno il Corpo Sacrificato di Gesù: ed è nell’Amen con cui ogni singolo fedele lo accoglie in sé, che viene celebrata la Risurrezione. La Risurrezione di Gesù non è, dunque, una pagina successiva a quella della sua morte in Croce, ma la rivelazione dell’amore invincibile che la Croce ci ha donato e continua a donarci.
© 2020 Ares (E-bog): 9788881559435
Release date
E-bog: 25. marts 2020
Dansk
Danmark