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Marco Cappelli

Le guerre civili sono i conflitti più devastanti per qualunque sistema politico. In un conflitto tra paesi spesso si combatte ai confini e le perdite sono divise tra i belligeranti che possono almeno sperare di ottenere alla fine dei guadagni in termini di territorio, di ricchezze economiche, di potere e di status, per quanto pagati a caro prezzo. Le guerre esterne, se vittoriose, possono essere un cinico metodo dei governanti per raccogliere consenso e rafforzare la loro posizione al vertice.
Al contrario, in una guerra civile tutti i caduti, ogni soldo speso, ogni devastazione pesa sul corpo dello stato: il vincitore eredita solo un paese devastato. Raramente le guerre civili consolidano il potere dei governanti e questo se hanno la fortuna di sopravvivere. Le guerre civili lasciano ferite che durano decenni, se non secoli.
In questo podcast, Marco Cappelli - podcaster, scrittore e divulgatore di storia - narra alcune delle più importanti e decisive guerre civili della storia: alla fine di ogni racconto, nulla per gli sfortunati partecipanti sarà più come prima.

Guerre incivili

Roma, 91 a.C.: un delitto inaspettato, in una delle grandi case patrizie di Roma, dà il via ad una catena di eventi che travolgerà la Repubblica romana e coprirà di sangue tutta l’Italia.

Prologo: Pugnali nel foro

Dopo secoli di guerre ed espansioni, Roma è arrivata a dominare l’intera penisola italiana, con una complicata rete di alleanze e associazioni al potere centrale di Roma. La maggior parte degli abitanti della penisola non sono però romani, e non condividono i privilegi dell’Impero mediterraneo che Roma ha conquistato.

1. La questione italiana

Qual era la “costituzione” di Roma? Ad inizio del I secolo a.C., la Repubblica è assai più democratica di quanto la nostra percezione ci porti spesso a pensare. I meccanismi del potere a Roma si reggono su un complicato equilibrio tra i tre poteri principali: il Senato, le magistrature e l’Assemblea.

2. La Repubblica

Le guerre di espansione imperiale di Roma hanno fatto la fortuna dei ricchi, ma hanno rovinato la classe media romana. Due ambiziosi fratelli sono però determinati ad estendere a tutti i cittadini i vantaggi dell’Impero .

3. Le bestie feroci dell'Italia

Consapevole dei mali che affliggono la Repubblica, un coraggioso politico romano ha ideato un complesso pacchetto di riforme con le quali rinnovare il patto sociale tra poveri e ricchi, e tra Romani e italiani. Ha costruito un ampio supporto nell’opinione pubblica, e in Senato. Cosa può andare storto?

4. Il piano inclinato

La controffensiva romana si organizza attorno ad alcuni signori della guerra. Le campagne dell’Italia sanguinano e le città della rivolta vengono devastate, una ad una. Alla fine, Roma si pone una domanda: è possibile risolvere una guerra civile solo con la forza delle armi?

6. Come d'autunno sugli alberi le foglie

Le strade insanguinate di Roma vedono l’ascesa del loro primo dittatore a vita. Dal ferro e dal fuoco della guerra sociale nasce una nuova Italia, mentre Roma discende nel caos che la porterà a diventare uno stato autocratico.

8. L'Italia unita

La guerra è iniziata: gli italiani muovono contro Roma e organizzano l’embrione di un nuovo stato, con tanto di capitale, senato, esercito e moneta. Roma, presa alla sprovvista, è costretta sulla difensiva da una serie inaspettata di rovesci.

5. La guerra degli italiani

Per la prima volta nella storia della Repubblica, una questione costituzionale è stata risolta con la brutalità di una guerra. Una volta sdoganata la violenza politica, cosa impedisce ai signori della guerra di portare il fragore delle spade direttamente nelle contese del Foro?

7. Le ferite che non si rimarginano

Marco Cappelli racconta la storia della più importante Repubblica democratica di metà Ottocento - Gli Stati Uniti d'America: un paese in tumultuosa, vertiginosa crescita economica, demografica e militare. Un paese che si ritrovò ad affrontare la sua crisi più profonda e drammatica, una tempesta che mise in dubbio la stessa sopravvivenza dello Stato. Quando finalmente si calmarono le acque, gli americani contarono più di 600.000 morti: nella guerra civile, morirono più soldati americani che nella seconda guerra mondiale.

7. Le ferite che non si rimarginano

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